Il Governo federale tedesco ha approvato il decreto che è andato ad annullare i divieti di circolazione dei mezzi pesanti in vigore la domenica e durante le festività. Il testo che ha abolito il calendario dei divieti in Germania per i camion fino al 30 giugno è stato poi recepito dai vari land regionali, che hanno poi provveduto a darne comunicazione sui siti istituzionali. La proroga, sottolineano le autorità di Berlino, si è resa necessaria ancora una volta per il perdurare della crisi pandemica che, sebbene stia dando incoraggianti segnali di miglioramento in tutta Europa (a cui sono seguiti numerosi allentamenti delle misure contenitive), è ancora lontano dall’essere pienamente superata. In Germania, tra i mezzi esentati dal calendario dei divieti, rientrano ovviamente anche quelli adibiti al trasporto del vaccino. Per fare chiarezza sulle specificità regionali della sospensione del divieto in Germania, Confartigianato Trasporti ha pubblicato una tabella riassuntiva con le misure in vigore per gli autotrasportatori nei vari land.

Germania, la sospensione dei divieti suscita le critiche del settore in Italia

La scelta tedesca ha però suscitato le critiche da parte di ANITA, l’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici parte di Confindustria, che ha colto l’occasione per puntare i riflettori per la mancata proroga della sospensione dei divieti da parte del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (MIMS) a partire dallo scorso primo maggio. Una sospensione che in Italia era ripresa senza soluzione di continuità per due mesi, dal 15 marzo 2021, per garantire l’approvvigionamento di medicinali, dei beni di prima necessità e delle filiere fondamentali alla continuità produttiva ed economica.

“La conferma tedesca ci lascia l’amaro in bocca – ha sottolineato Thomas Baumgartner, Presidente ANITA – e dimostra che all’estero vi è una maggiore attenzione al settore”. “Avevamo chiesto di mantenere la sospensione del calendario dei divieti per i mezzi pesanti anche in Italia fino alla fine dell’emergenza COVID, per continuare ad assicurare i flussi di merci e aiutare la ripresa dell’economia messa a dura prova durante l’ultimo anno, ma ancora una volta le esigenze del mondo produttivo e logistico sono state messe in secondo piano”.

“La visione di un Paese più moderno, alla base del PNRR, evidentemente non include il settore dell’autotrasporto e della logistica, condannato a mantenere tutti quei nodi che ne hanno frenato la competitività come appunto i divieti di circolazione – conclude Baumgartner -”. ANITA ricorda che le Associazioni del settore hanno chiesto sul tema un tavolo di confronto al MIMS e auspica che possa essere convocato al più presto.

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