DAF Veicoli Industriali immagina il 2025 e delinea le sue priorità. La prima conferenza stampa dell’AD Dodoni
Nel 2024, DAF conferma i trend di crescita sul mercato in Italia e in Europa, in attesa dei numeri definitivi per l'anno in corso. In un 2025 sfidante, il costruttore olandese punta sulle novità del Model year 2025 e sulla spinta alla sostenibilità. Fiducia nel plug-and-play per i cabinati e organizzazione del service sul territorio ancor più capillare.
Quella a cui abbiamo assistito ieri, 11 dicembre, nella splendida cornice delle Cantine Bellavista a Erbusco, in piena Franciacorta, è stata la prima conferenza stampa di Massimo Dodoni, da qualche mese al timone di DAF Veicoli Industriali in qualità di amministratore delegato. Il manager veronese (qui la nostra intervista registrata a Ecomondo, il mese scorso), che vanta grande esperienza soprattutto nel segmento dei trainati e dei componenti per veicoli industriali, avrà il compito di timonare la filiale italiana di DAF nella fase cruciale della transizione energetica, proseguendo al tempo stesso le politiche avviate già negli ultimi anni dal costruttore olandese.
Massimo Dodoni (AD DAF): “Investimento importante sui carri”
Si è parlato poco di numeri nella conferenza di fine anno: meglio aspettare quelli definitivi di un 2024 destinato a chiudersi più o meno in linea con lo scorso anno. Ma i dati relativi ai primi tre trimestri dell’anno mostrano come DAF sia un marchio in salute sia a livello europeo, sia sul mercato italiano, con un trend di crescita che riguarda le vendite di trattori, così come di carri. Segmento, quest’ultimo, nel quale DAF ha fatto registrare quest’anno il record di vendite, frutto anche di una strategia orientata ad aumentare l’impronta del marchio rispetto al recente passato. Scarica il nostro speciale digitale Obiettivo Cabinato.
“Nel 2024 è stato fatto un investimento importante presso i clienti e gli allestitori”, ha spiegato Dodoni, “e i risultati si sono visti. Siamo soddisfatti anche della crescita del business dei ricambi: DAF è l’unico marchio ad avere un servizio di fornitura ricambi che non riguarda solo i camion, ma anche semirimorchi e componenti chiave“. Tornando ai cabinati, DAF ripone molta fiducia nel progetto plug-and-play, lanciato di recente in cooperazione con casa madre.
Si tratta di una modalità di lavoro che permette di definire a livello preliminare con l’allestitore quali sono i parametri e le connessioni per effettuare l’allestimento per far sì che questo passaggio sia svolto in fabbrica direttamente. Tutto ciò permette all’allestitore maggiore semplicità nel processo di allestimento del veicolo e un taglio nei tempo necessari, appunto, alle attività di allestimento, in modo da fornire il veicolo al cliente nel minor tempo possibile. DAF Veicoli Industriali organizzerà un evento a febbraio proprio per illustrare meglio la novità.
Non a caso, lo sguardo del costruttore è puntato sul 2025, con la previsione di “una contrazione del mercato italiano nell’ordine del 10% nel settore dei veicoli con massa superiore alle 3,5 tonnellate”, ha detto Dodoni. In totale, si dovrebbero vendere meno di 25mila veicoli industriali il prossimo anno in Italia. La strategia di DAF per il 2025 si basa essenzialmente su tre pilastri: i veicoli Model year 2025 aggiornati con le novità presentate a ottobre a Malaga (qui il nostro approfondimento), la spinta alla sostenibilità con l’obiettivo di centrare i parametri definiti dalla normativa VECTO (la gamma elettrica e i carburanti alternativi come l’HVO fanno parte della strategia di sostenibilità) e la già menzionata attenzione al segmento dei cabinati, sempre più cruciale per il business di DAF.
Organizzazione sempre più capillare sul territorio
Menzione speciale, poi, per il service e l’assistenza, a cui l’amministratore delegato di DAF tiene particolarmente, come ha confermato nel corso dell’evento di chiusura dell’anno. “Credo molto nella capillarità dell’organizzazione”, ha detto Dodoni. “Vogliamo essere ancor più presenti sul territorio, non gestire il mercato da dietro a una scrivania. Per questo dobbiamo avere una rete di vendita robusta, capace e competente, ma anche una rete di assistenza capillare che possa supportare prontamente il cliente. Noi crediamo molto, e investiamo molto, in questo aspetto della nostra attività. Chi acquista un truck deve sapere che acquista anche un pezzetto della nostra organizzazione”. Previsti per il prossimo anno nuovi punti di assistenza in diverse parti d’Italia, Sicilia compresa.