Citroën Jumpy 150 XL Club

Puoi anche disporre del team più geniale di questo mondo, ma nel segmento dei commerciali leggeri la fantasia progettuale è spesso, se non sempre, tenuta a freno dalla necessità di attenersi a precisi vincoli strutturali e di impostazione. A tutto questo si aggiungono le partnership industriali: ottime sotto il profilo delle sinergie e del contenimento dei costi. Hanno tuttavia determinato una standardizzazione dell’offerta, con veicoli che di fatto sono uno la fotocopia dell’altro.

Citroën Jumpy 150 XL Club, linee moderne e tanto carattere

Stretto parente del Peugeot Expert e del Toyota Proace (del marchio nippo che ha sostituito Fiat nell’alleanza con i francesi di Psa), anche il Citroën Jumpy 150 XL Club non si sottrae a questa logica ormai generalizzata. Ma ciò detto, e qui sta la differenza, va riconosciuta al medio del Double Chevron la volontà di affermare sul mercato una propria identità, smarcandosi quindi dai cugini-rivali.

Citroën Jumpy 150 XL Club

Ciò significa impostazione e architettura condivise, così come lo sono linee e design del modello. Ma allo stesso tempo, una gamma con trazione anteriore ben strutturata (tre lunghezze declinate su due passi, potenze da 95 a 177 cavalli, portate a  sfiorare i 1.500 chili), libertà e capacità di differenziarsi a livello di allestimenti e configurazioni.

Citroën Jumpy, lui sa come distinguersi

Ecco, in questo senso, il Jumpy XL Club della nostra prova non passa inosservato. Per i contenuti e le soluzioni adottate (o proposte nei diversi pacchetti optional) mirate ad alzare l’asticella di quella funzionalità che qui si coniuga con la praticità e la solida robustezza tipica dei veicoli da lavoro dal talento cristallino.

Citroën Jumpy 150 XL Club

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