L’app che permette di ottenere il rimborso del pedaggio sulle tratte autostradali ASPI (cashback) dove si sono registratati disagi, è stata lanciata da una settimana. A partire dallo scorso 15 settembre, gli utenti hanno iniziato a maturare il diritto al rimborso che, proprio tramite l’app Free to X pubblicata dalla stessa Autostrade per l’Italia, potrà poi essere fatto valere a partire da gennaio 2022.

Una misura attesa da tempo, per ora rivolta solamente agli utenti della rete ASPI, nata dai disagi che senza soluzione di continuità hanno interessato tutta la rete viaria nazionale a causa dei cantieri non più rinviabili. Ma che, purtroppo, ha destato non poche polemiche: i rimborsi potranno essere usufruiti dagli automobilisti ma non da una delle categorie che più si è spesa durante la crisi pandemica e che più utilizza le autostrade: gli autotrasportatori.

UNATRAS, in campo per il cashback dedicato all’autotrasporto

Proprio su quest’ultimo punto, cioè sull’impossibilità per le imprese di autotrasporto di accedere ai rimborsi tramite l’app dedicata al cashback, UNATRAS “chiede un intervento urgente che, così come accade per gli automobilisti, contempli fra gli aventi diritto anche gli autotrasportatori. Il comparto dell’Autotrasporto rappresenta il 40% del traffico autostradale ed è arrivato a superare il 50% durante la pandemia per garantire l’approvvigionamento dei centri urbani. La ripresa del traffico e i crescenti cantieri rappresentano un disservizio da parte dei gestori della rete che si ripercuote su tutta l’economia reale”.

UNATRAS chiede che “venga predisposto un sistema ad hoc, automatico e basato sul telepedaggiamento per consentire anche alle imprese del trasporto su gomma di usufruire di uno strumento di riduzione dei pedaggi, e che questo non sia limitato solo alla rete di Autostrade per l’Italia. La tecnologia e gli strumenti per farlo esistono già e non c’è bisogno di aspettare app e nuove invenzioni”. Anche perché, come ha giustamente ribadito la sigla, diventerebbe complicatissimo chiedere ad ogni singolo autotrasportatore di associare un account sull’app Free to X ad ogni mezzo o ad ogni guidatore. Anche perché, nella maggior parte dei casi (se si escludono i liberi professionisti con uno o due mezzi), sarebbero le aziende a ricevere il rimborso e non i singoli autisti, loro dipendenti.

Dal canto suo UNATRAS “ha più volte segnalato le difficoltà incontrate dalle imprese e dai loro autisti, soprattutto negli ultimi mesi. Disagi in molti casi inevitabili, considerata la necessità di porre in sicurezza la rete autostradale, ma non si può passare sopra alla continua noncuranza dei gestori autostradali nei confronti del settore che usa maggiormente la loro rete infrastrutturale”.

In primo piano

Transpotec Logitec 2024, i temi chiave e il programma

A meno di un mese da Transpotec Logitec, ecco il programma formativo che animerà le quattro giornate. I temi chiave dell’evento – la transizione energetica, il mercato e le professioni, l’impatto sulla mobilità urbana, l’innovazione e la sicurezza – saranno affrontati attraverso un ricco programma d...

Articoli correlati

Contributo ART non dovuto, ma la lettera arriva lo stesso

“Come peraltro segnalato nella stessa lettera – spiega la deputata PD Debora Serracchiani – i soggetti esercenti servizi di trasporto merci su strada sono esclusi dal contributo ART. Appare quindi incomprensibile perché un certo numero di soggetti esclusi dal versamento siano stati raggiunti da ques...