DAF, ecco il volto elettrico della New Generation. Abbiamo provato in Olanda i nuovi camion elettrici
Non si tratta della prima incursione di DAF nella mobilità elettrica: il progetto di elettrificazione di parte della gamma risale al 2022, ma solo adesso – possiamo dire – parte davvero l’offensiva del marchio olandese. Sono tre i modelli che faranno parte nella nuova line-up a zero emissioni allo scarico, scelti secondo una strategia precisa che ha a che fare con le dinamiche del mercato e con le potenzialità del trasporto ‘alla spina’ nel contesto europeo. Noi li abbiamo provati per voi.

Non si tratta della prima incursione di DAF nella mobilità elettrica: il progetto di elettrificazione di parte della gamma risale al 2022, ma solo adesso – possiamo dire – parte davvero l’offensiva del marchio olandese. Sono tre i modelli che faranno parte nella nuova line-up a zero emissioni allo scarico, scelti secondo una strategia precisa che ha a che fare con le dinamiche del mercato e con le potenzialità del trasporto ‘alla spina’ nel contesto europeo. Innanzitutto, l’XB nella fascia 12-19 tonnellate per il trasporto e la distribuzione in ambito prevalentemente urbano; quindi, l’XD che spazia dalla città al trasporto regionale e arriva fino a 44 tonnellate, e l’XF per missioni ancor più impegnative e di lungo raggio.

DAF, a Eindhoven la fabbrica dei camion elettrici
Tre opzioni, dunque, a disposizione del mercato da subito, con l’avvio della produzione di serie fissato per l’ultimo trimestre dell’anno presso la fabbrica dedicata che DAF ha realizzato in questi ultimi anni a Eindhoven. Una nuova linea di assemblaggio che copre un’area di 5,000 metri quadrati ed è dotata di due linee: una per la predisposizione dei gruppi batterie e una per il montaggio del modulo di trazione elettrica (EDM, Electric Drive Module). La finalizzazione del veicolo elettrico, insomma, avviene in un impianto differente rispetto a quello riservato ai camion termici.

Prima ancora di parlare del powertrain e del layout dei nuovi camion elettrici – gli elementi di novità più interessanti tra quelli che abbiamo visto in Olanda – vale la pena sottolineare il fatto che la cabina è quella della fortunata New Generation, vista per la prima volta nel 2021 e premiata dal mercato per il suo comfort e le sue dimensioni (DAF è stata la prima Casa a sfruttare la maggiore flessibilità nella normativa europea sulle masse e le dimensioni, appunto, nello sviluppo del veicolo). Dentro, dunque, tutto è identico, fatta eccezione per la parte destra del cluster, adattata alla necessità di ricevere informazioni sul veicolo elettrico, come autonomia residua, stato di carica della batteria e recupero dell’energia in frenata.
Impressioni da dentro la cabina
Dentro la cabina, il sound è sicuramente diverso rispetto alle versioni termiche, come d’abitudine per i camion elettrici. Zero rumore, vibrazioni ridotte davvero al minimo. Al volante, DAF ha puntato su un cambio automatico a tre rapporti efficiente e armonioso, oltre che sull’ottimizzazione della leva del retarder settata su tre diversi livelli (per quanto riguarda XD e XF; uno per l’XB) che permette nell’ultimo step di guidare il veicolo con un solo pedale grazie a un sistema ottimizzato a sua volta per bilanciare l’erogazione di potenza e addolcire la fase di frenata. Più nello specifico, il segmento inferiore della corsa del pedale è riservato all’accelerazione, mentre la parte superiore può essere utilizzata per controllare e modulare la frenata rigenerativa.

Parlando con gli ingegneri DAF, abbiamo potuto cogliere la filosofia costruttiva dei nuovi camion elettrici. Non c’è un assale elettrificato (comunque in fase di sviluppo da parte di DAF, come visto all’IAA 2024) per non appesantire la parte posteriore del veicolo e per conferire ulteriore flessibilità all’intero progetto. Il motore elettrico è posizionato centralmente nello spazio interasse, un pacco batterie di trova sotto la cabina e gli altri (fino a 5 su XF e XD sono alloggiati lateralmente, sempre nello spazio interasse).
Fiducia nella tecnologia LFP per le batterie

L’hardware delle batterie è fornito esternamente, con celle CATL e assemblaggio dei moduli e dei pacchi effettuato non lontano da Eindhoven. DAF cura il sistema di gestione delle batterie per massimizzarne la resa. Fiducia della chimica LFP (litio-ferro-fosfato) di ultima generazione per batterie prive di cobalto e nichel assicurano una lunga durata anche, ci hanno assicurato, se ricaricate ad alta potenza. DAF prevede una durata di circa 4.000 cicli e garantisce per 8 anni uno ‘state of health’ superiore all’80 per cento. Questo compensa la densità energetica inferiore rispetto, per esempio, alle celle NMC che utilizzano cobalto.
La gamma più alta: DAF XD e XF Electric
Ma andiamo ai modelli, iniziando dai ‘grandi’ XD e XF. I nuovi camion elettrici sono alimentati dai gruppi propulsori efficienti e affidabili a magneti permanenti PACCAR EX-D1 e PACCAR EX-D2, con offrono potenze da 230 a 480 cavalli. I gruppi propulsori estremamente compatti sono composti da due motori elettrici separati e dalla già citata trasmissione centrale integrata a tre velocità. I motori possono essere associati a un numero di gruppi batterie compreso tra due e cinque, con una capacità lorda compresa tra 210 kWh e 525 kWh. L’autonomia promessa varia, naturalmente, a seconda del numero di pacchi batterie installati e raggiunge un massimo di circa 500 chilometri nelle versioni con 5 pacchi batterie, sempre all’insegna della modularità. In linea con quanto offre il mercato, al momento.

Per quanto riguarda la ricarica, i modelli XD Electric e XF Electric di nuova generazione sono compatibili con la ricarica rapida fino a 325 kW. È disponibile un caricabatterie di bordo opzionale che può essere utilizzato per la ricarica con corrente alternata (CA) fino a 22 kW e consente di utilizzare un veicolo anche quando non è disponibile la ricarica rapida a corrente continua. Infine, i DAF XD e XF sono disponibili con configurazione 4×2 trattore e cabinato. Sono inoltre disponibili con configurazione 6×2 cabinato con assale folle sterzante o assale trainato sterzante. Altre configurazioni arriveranno in futuro.

Mobilità elettrica in ambiente urbano: DAF XB Electric
I DAF XB elettrici completano la gamma a zero emissioni, con massa totale che va da 12 a 19 tonnellate. In questo caso, si possono installare uno o due pacchi batterie, con una concezione modulare che riguarda anche la disposizione dei singoli moduli, per aumentare al massimo le possibilità di scelta da parte dei clienti. La potenza dei motori (in questo caso abbiamo i PACCAR EX-M1 ed EX-M2) varia da 156 a 250 cavalli, mentre la capacità delle batterie raggiunge, al massimo, i 282 kWh per un’autonomia massima intorno ai 350 chilometri. Gli XB si possono ricaricare in corrente alternata, fino a 22 kW, ma anche in corrente continua, fino a 150 kW di potenza.
Più importante ancora che nei modelli più alti in gamma, la cosiddetta one-pedal drive, attivabile con un comando al volante, che serve per ridurre al minimo l’utilizzo del pedale del freno specialmente in percorsi urbani o dove la velocità è inferiore e gli start/stop più frequenti. Anche in questo caso, la parte inferiore della corsa del pedale è riservato all’accelerazione, mentre la parte superiore può essere utilizzata per la frenata rigenerativa. Menzione speciale per l’allestibilità degli XB, facilitata sia dalla disposizione dei pacchi batterie sul telaio, sia dalla presa di forza opzionale da 650 V (25 kW e 90 kW), che può essere utilizzata, ad esempio, per alimentare un sistema di refrigerazione elettrico. In questo modo si elimina la necessità di un generatore a parte.

Il commento dell’AD di DAF Veicoli Industriali, Massimo Dodoni
In Olanda abbiamo parlato con l’AD di DAF Veicoli Industriali, Massimo Dodoni, convinto che l’impatto dei camion elettrici nella gamma DAF sarà “estremamente significativo. DAF crede moltissimo nello sviluppo della mobilità elettrica, spinta dalla convenienza del calcolo del TCO man mano che la tecnologia avanzerà, sia quando parliamo di trasporto urbano, sia di trasporto a medio e lungo raggio. L’elettrico non è destinato a sostituire il diesel, ma è un completamento delle opzioni a disposizione dei clienti. In questo scenario, diventa ancora più importante supportare i clienti che vogliono approcciare la mobilità elettrica con un servizio di consulenza e assistenza dedicato”. Concetti ribaditi anche nell’intervista esclusiva con Vado e Torno, che potete leggere qui.