Alla fine dell’incontro tenutosi tra il Ministero delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (MIMS) e le sigle associative, Unatras (l’Unione delle associazioni nazionali dell’autotrasporto) ha ringraziato la viceministra Bellanova per i fondi aggiuntivi stanziati a favore della categoria – che saranno inseriti nel Decreto Energia di prossima approvazione -, per un totale di 80 mln €, suddivisi in svariati ambiti, dalle deduzioni forfettaria alla riduzione dei pedaggi. Ambiti che, purtroppo, non comprendono quello del gasolio, per cui non è ancora stato previsto nessun credito d’imposta. Nella nota con cui ha commentato l’esito positivo dell’incontro, Unatras ha sottolineato di aver preso ancora una volta “le distanze da coloro che in questi giorni hanno innescato atti coercitivi contro la libertà di circolare attuando blocchi di Tir in diverse zone dell’Italia: sono azioni che non appartengono alla nostra cultura della rappresentanza”.

Autotrasporto, il dialogo Unatras-Mims prosegue

Unatras ringrazia la viceministra per l’impegno profuso in questa fase complessa che tocca il Paese e le imprese, un impegno che si concretizza con la messa a disposizione da subito, per il settore, di risorse aggiuntive attraverso misure che ammontano nell’insieme a 80 milioni di euro e che saranno ripartite tra le voci Lng, AdBlue, spese non documentate e pedaggi autostradali.

L’Unione delle associazioni di categoria considera positivamente le proposte presentate dalla viceministra Bellanova, ma non considera esaurito il confronto, anzi ritiene fondamentale, nel percorso indicato ieri dalla stessa Bellanova, che si arrivi alla definizione di quelle regole che dovranno garantire una maggiore ed effettiva tutela delle imprese di autotrasporto, con particolare riferimento alla disciplina di una clausola di adeguamento dei costi di trasporto, al costo del gasolio, oltre che alla questione delle soste e all’applicazione del nuovo regolamento europeo. Unatras continuerà responsabilmente il confronto e auspica che si possa arrivare celermente a un’intesa complessiva. Ora resta da capire se anche le iniziative di protesta autonoma, che negli ultimi due giorni sono dilagate in tutta Italia, cesseranno.

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