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Tra i grandi c’è. Di diritto. E poco è mancato che salisse idealmente sul podio più alto. Cento metri: tanto, infatti, è la differenza tra il 3,47 chilometri/litro realizzato dallo Stralis HiWay 480 cavalli nel Supertest 500 km di Vado e Torno, e il 3,57 chilometri/litro fissato sullo stesso percorso dallo Scania R 450.

Classifiche a parte, e pur senza tralasciare il fatto che parliamo dei due soli costruttori che contrariamente alla concorrenza, sostengono la tecnologia ‘solo Scr’(ma con Iveco che a differenza del marchio svedese ne ha fatto addirittura la propria bandiera e l’unica strada percorribile con l’Euro 6), rimane la prestazione più che eccellente del pesante torinese (costruito però a Madrid).

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Un risultato che merita di essere sottolineato per almeno tre buoni motivi: in primis perché supera abbondantemente (290 metri) il limite fissato nel precedente Supertest (Vado e Torno n.11/2013). In secondo luogo perché conferma, attraverso l’attitudine alla parsimonia nei consumi, la validità dell’Hi-eScr, il sistema che abbatte gli inquinanti (con taglio del 95 per cento degli ossidi d’azoto) rinunciando all’Egr e a tutti i suoi ammennicoli. Infine perché coincide con il punto di sviluppo tecnologico più alto di un modello sicuramente approdato a completa maturità e che a breve -forse già nel corso dell’anno appena cominciato?- potrebbe conoscere il successore. Il 3,47 km/litro dello Stralis rappresenta insomma la cifra delle qualità del pesante Iveco. Che non sono poche.

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