Nel solco del potenziamento dei terminal intermodali – tassello fondamentale di praticamente tutti i piani di investimenti organizzati dai vari governi nazionali per accedere ai fondi del pacchetto “Next Generation EU” – la Germania continua a puntare sui poli logistici innovativi e interconnessi. È costato infatti 171 milioni di euro il nuovo MegaHub intermodale inaugurato dalle ferrovie tedesche (c’è infatti lo zampino di DB Cargo, tra i maggiori player ferroviari d’Europa) ai primi di luglio a Lehrte, 20 chilometri a est di Hannover.

Terminal intermodali, la Germania fa sul serio

Un terminal iperautomatizzato da oltre 120mila metri quadri di superficie il cui cuore è rappresentato da tre binari lunghi oltre 700 metri serviti da altrettante gru a portale per container, trailer e casse mobili e da 12 navette elettriche a guida autonoma, incaricate di spostare i carichi tra i binari e il piazzale di conferimento ai trattori dei terminalisti. Il risultato?

Il Lehrte Megahub è in grado di caricare (o scaricare) un treno completo da 50-60 container in meno di tre ore mantenendo un ritmo tale da consentire la gestione di 12-13 convogli completi al giorno. Quello di Lehrte è in effetti un progetto pilota, scalabile visto che può essere raddoppiato in termini di binari serviti e dotato di altre tre gru e 10 navette autonome, che le ferrovie tedesche stanno portando avanti fin dal 1993 ma è rimasto incagliato sul nodo delle autorizzazioni per i veicoli a guida autonoma fino al 2018. L’obiettivo, se tutto girerà per il verso giusto, è di realizzare almeno un’altra decina di MegaHub in giro per la Germania.

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