Brand-transition, ma non solo. Prometeon vuol giocare da premium nel trasporto commerciale [Intervista]
A Solutrans abbiamo incontrato, per così dire, lo stato maggiore di un’area importante per Prometeon, come quella che riunisce Francia e Benelux. In particolare, il Managing Director, Massimo Marcolini (a destra, nella foto di apertura), e il Marketing Manager, Alessio Ciliberti. Con loro, siamo partiti, appunto, dalle origini di Prometeon per guardare, naturalmente, a ciò che accadrà domani.
Coincidenza piuttosto singolare, sia la nostra casa editrice, Vado e Torno, sia Prometeon sono realtà nate dal gruppo Pirelli. Se, però, nel nostro caso il distacco da quella che fu la casa madre avvenne diversi decenni fa, per Prometeon il percorso che ha portato all’indipendenza, per così dire, è ben più recente. È del 2017, infatti, lo spin-off, con la conseguente creazione di un’azienda separata del prodotto per uso industriale, quindi truck, agro, OTR, applicazioni speciali.
Prometeon, dunque, oggi racchiude questi segmenti di business, ben rappresentati da un’azienda che conta circa 8mila dipendenti, quattro fabbriche e i marchi che appartenevano alla galassia Pirelli, appunto. Noi a Solutrans abbiamo incontrato, per così dire, lo stato maggiore di un’area importante per Prometeon, come quella che riunisce Francia e Benelux. In particolare, il Managing Director, Massimo Marcolini (a destra, nella foto di apertura), e il Marketing Manager, Alessio Ciliberti. Con loro, siamo partiti, appunto, dalle origini di Prometeon per guardare, naturalmente, a ciò che accadrà domani.
I pneumatici Prometeon protagonisti del trasporto commerciale
Dal 2022, Prometeon ha lanciato non solo la nuova generazione di prodotti truck Pirelli, la Serie 02, ma anche i primi prodotti a marchio Prometeon. Cosa ha significato questo passaggio?
Massimo Marcolini (MM): “Vuol dire che Prometeon diventa non solo il nome dell’azienda, ma anche il nome stampato sul fianco del prodotto faro premium, che è il prodotto Pirelli. Quindi lo stesso prodotto Pirelli serie 02, la nuova gamma che copre tutte le applicazioni, passa ad essere non solo un prodotto, come diciamo noi, ‘Prometeon-engineered’, ma anche un prodotto che porta la nostra attuale firma. Per le persone che hanno lavorato allo sviluppo del prodotto, si tratta di un bel riconoscimento”.

Com’è stato vissuto questo passaggio dal mercato che seguite? Avete avuto delle difficoltà a far arrivare questo nuovo marchio, anche a livello di fiducia, di conoscenza da parte dei clienti o dei potenziali clienti?
Alessio Ciliberti (AC): “L’accettazione del nuovo marchio è molto buona per quella che è la nostra esperienza. Abbiamo fatto il lancio ufficiale del marchio in Europa, a ottobre 2024, con un evento in Turchia in cui abbiamo invitato più di 500 clienti fra dealer e flotte, utilizzatori e operatori che hanno avuto la possibilità di conoscere lo pneumatico. A poco più di un anno di distanza da questo momento, abbiamo potuto presentare e far provare il prodotto in diversi mercati e a tantissimi utilizzatori. Chi lo ha fatto, ha potuto vedere come la qualità fosse assolutamente inalterata. Ovviamente, stiamo continuando a investire in attività di marketing, proseguendo nel nostro percorso di re-branding, e a migliorare anche i prodotti che verranno in futuro”.
Quali sono, dal vostro punto di vista, le caratteristiche più ricercate da parte dei clienti, che poi nel vostro caso appartengono a categorie molto diverse tra loto, come i flottisti, ma anche in manutentori o altre categorie professionali?
MM: “Sono tutte categorie di professionisti che ricercano efficienza operativa; quindi, un prodotto che ti permetta di non avere fermi macchina, oltre a un prodotto che consenta di migliorare il TCO complessivo: efficienza del carburante, costo e rendimento chilometrico. Tutto questo sotto il cappello di una alta qualità di prodotto e di servizi all’altezza”.
AC: “Vediamo che in un mercato che va sempre più verso margini tirati, lo pneumatico diventa una parte sempre più importante per migliorare il TCO. E le performance di uno pneumatico premium hanno dei vantaggi, anche economici, per gli operatori”.

Non solo prodotti, c’è anche un mondo di servizi
Sappiamo che i costruttori di pneumatici stanno sempre più diventando degli specialisti digitali; quindi, si ha una gamma di servizi digitali sempre più avanzata e approfondita. Come vi state muovendo, in questo senso? E quanto tutto questo viene percepito dai clienti?
MM: “Dobbiamo distinguere tra flotte grandi, medio-piccole e piccole, più o meno ricettive nell’applicazione di sistemi e strumenti digitali di supporto alla loro attività. Abbiamo naturalmente una gamma di servizi rappresentata dal cappello Superfleet; quindi, il servizio ProCheck che è quello che ci permette di rilevare caratteristiche essenziali della gomma, come profondità del battistrada o pressione, e mantenere lo stato del pneumatico a livelli adeguati per ottenere una durata più lunga. Quindi, c’è l’aspetto dell’assistenza stradale, per cui abbiamo sottoscritto una convenzione con dei fornitori che ci permettono di avere un servizio capillare in tutta Europa”.
Parlando di prodotti, cosa pensate possa succedere nei prossimi anni? E a cosa state lavorando guardando al prossimo futuro e al tema chiave dell’elettrificazione?
MM: “Abbiamo rinnovato di recente, come detto, tutta la nostra Serie 02, dalla lunga distanza al trasporto regionale, così come la gamma trailer. Siamo nel pieno di una fase che potremmo chiamare di ‘brand transition’ di questi prodotti. Tutto ciò che è Pirelli Serie 02 sta diventando man mano Prometeon Serie 02. Il prossimo passaggio saranno le ultime applicazioni della gamma per applicazioni construction, quelle che noi chiamiamo G02, cioè Gravel. Siamo partiti nel 2022, insomma, stiamo gradualmente arrivando ad avere la gamma completa”.
Nel futuro ci sono anche i veicoli elettrici
E in tema di elettrificazione?
AC: “Abbiamo i pneumatici U02 (con la ‘U’ che sta per ‘Urban’, ndr), sviluppati proprio per i veicoli elettrici, in particolare per il segmento dei bus. Su questi prodotti abbiamo aumentato l’indice di carico perché i pacchi batterie pesano di più sul veicolo e impongono uno sforzo maggiore. Abbiamo poi migliorato anche le caratteristiche interne del prodotto, dal momento che la coppia dà più potenza all’inizio e quindi va a sollecitare maggiormente il pneumatico. Questo prodotto è considerato uno dei best-in-class nel trasporto urbano”.

MM: “Naturalmente guardiamo con grande attenzione l’impatto dell’elettrificazione sul circolante truck, segmento per il quale i nostri prodotti sono già ottimizzati per peso, indice di carico e consumo del carburante. Visti i volumi in gioco, per il momento non c’è un prodotto dedicato espressamente al camion”.
Un’ultima battuta sui mercati che seguite direttamente, quindi Francia a Benelux. Ci sono delle particolarità rispetto ad altri contesti geografici?
MM: “Beh, possiamo dire che la Francia è un mercato storico, molto importante per il settore truck. Qui abbiamo delle importanti ambizioni di riprendere una quota di mercato importante, di riprendere il nostro posizionamento nell’arena premium del mercato. Stiamo investendo, e la presenza in una fiera come Solutrans è uno degli elementi di questa strategia, che comprende il completamento del team commerciale. Siamo sicuri che in questo particolare momento di mercato un prodotto di alta qualità come il nostro, con un buon posizionamento e un supporto di una squadra locale, possa davvero venire incontro ai bisogni del mercato e delle flotte locali”.