Osservatorio SUNRISE, l’Italia si “ricarbonizza”: cresce il peso dei camion sul totale delle emissioni
Presentato a Milano il primo rapporto dell’Osservatorio SUNRISE: il trasporto su strada italiano si sta ricarbonizzando. In quest'ottica, cresce sempre di più il peso dei camion.

A Milano, nella sede di Assolombarda, è stato presentato il primo rapporto dell’Osservatorio SUNRISE, promosso da MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile con l’obiettivo di elaborare dati su cui basare delle decisioni. Coordinato dal professor Ennio Cascetta, lo studio nasce dalla collaborazione tra enti e industrie di vario genere come Almaviva, Autostrade per l’Italia, Cassa Depositi e Prestiti, Eni, Fondazione Filippo Caracciolo e Iveco Group. Partner che oltre a finanziare l’Osservatorio hanno anche contribuito attivamente, con Big Data ma non solo.

Dopo i consueti saluti istituzionali, è stata data la parola a Ferruccio Resta, presidente di MOST: “Gli Osservatori sono uno strumento che, a partire dai dati e da metodologie di analisi trasparenti e condivise, mette a disposizione informazioni oggettive per orientare con maggiore consapevolezza le politiche e le strategie sulla mobilità del futuro. Ricordiamolo: MOST deve interpretare il ruolo di partner del decisore, perché è giusto che a decidere sia la politica”.
Ennio Cascetta, coordinatore dell’Osservatorio SUNRISE, ha introdotto così la sua esposizione: “Grazie al MOST che ha fortemente voluto questo Osservatorio, il quale fornisce dati molto interessanti e spesso inediti sul trasporto stradale in Italia. Il trasporto merci, con furgoni e camion, incide molto sulle emissioni e questa incidenza è destinata a crescere in un raggio di tempo medio-breve”.
Osservatorio SUNRISE, i dati principali
Il primo dato che balza all’occhio dallo studio è questo: il trasporto su strada italiano sta attraversando una fase di ricarbonizzazione. Dopo anni di calo o stabilità, tra il 2019 e il 2024 il consumo complessivo di benzina e gasolio è cresciuto del 3,5%, con un conseguente aumento delle emissioni di CO₂ del 2,9%.

L’Osservatorio ha stimato che nel 2024 siano stati percorsi circa 520 miliardi di veicoli*km, di cui oltre 56 miliardi da furgoni e circa 30 miliardi da mezzi pesanti. Nonostante questi numeri, le nuove stime ridimensionano il ruolo del traffico su strada nelle emissioni locali. Le valutazioni tradizionali attribuivano al settore il 57% delle emissioni di NOx e il 14% del PM2.5, ma la crescente diffusione di veicoli Euro 6, ibridi ed elettrici indica valori potenzialmente inferiori.
Veicoli commerciali, situazione attuale e scenari futuri
Tuttavia, il rapporto avverte: il trasporto merci, soprattutto quello pesante, è destinato a pesare sempre di più. Le tecnologie alternative – come elettrico e idrogeno – sono ancora marginali in questo segmento, rendendo difficile una riduzione significativa delle emissioni nel breve periodo.
Andrea Gerini, Head of Open Innovation di Iveco Group, intervenuto nella seconda tavola rotonda successiva alla presentazione dello studio, si è soffermato proprio su questo tema: “I 7 milioni di pesanti pesano per 1/3 dei consumi energetici; di questi consumi, il 75% è a carico dei camion di lunga percorrenza. Questo settore è ancorato al gasolio perché esso risponde al bisogno dell’utilizzatore. I motori a combustione interna a gasolio rappresentano una soluzione flessibile e a basso costo“.
E sulle possibili soluzioni: “HVO e biometano, rispetto a diesel e metano, possono contribuire in tempi abbastanza brevi alla decarbonizzazione. Per quanto riguarda l’elettrico applicato ai pesanti, il problema principale risiede nel numero e nelle caratteristiche delle stazioni di ricarica. Situazione simile per l’idrogeno, per cui servono tecnologie estremamente sofisticate. Visto e considerato ciò, bisogna costruire una mappa che consideri tutti questi fattori, sincronizzando le agende di tutti i protagonisti della transizione”.
Conclusioni e possibili soluzioni
Secondo le proiezioni di SUNRISE, con le politiche attuali l’Italia non riuscirà a centrare gli obiettivi del pacchetto europeo “Fit for 55”, che prevede – rispetto ai livelli del 2005 – una riduzione del 43% delle emissioni di CO₂ del trasporto stradale entro il 2030.
Le analisi delineano due scenari:
- Scenario ottimistico: riduzione del traffico del 6% e taglio delle emissioni del 24%;
- Scenario pessimistico: aumento del traffico del 7% e riduzione delle emissioni solo del 10%.
Il rapporto propone anche una serie di interventi concreti per invertire la tendenza nel breve e medio periodo:
- Diffusione dei biocarburanti, in particolare nel trasporto pesante;
- Promozione dell’eco-driving e di stili di guida sostenibili;
- Incentivi al ridimensionamento del parco auto, per contrastare il gigantismo automobilistico;
- Ottimizzazione dei carichi per i veicoli commerciali leggeri.