A fronte della mancata risposta del Governo alle proposte avanzate per arginare i danni del rincaro dei prezzi del metano, Federmetano, Assogasmetano e Assopetroli-Assoenergia hanno deciso di rafforzare la propria azione coinvolgendo direttamente gli utenti attraverso una petizione online. L’obiettivo è spronare le Istituzioni a prestare la dovuta attenzione alle istanze che le tre Associazioni stanno portando avanti da tempo e a mettere in atto i provvedimenti richiesti, volti a tutelare sia gli operatori del settore sia coloro che hanno riposto fiducia nella mobilità a metano, a fronte degli aumenti vertiginosi (record storico) che hanno travolto il settore, ad oggi unica vera alternativa sostenibili nella lunga strada per la transizione energetica dell’autotrazione.

Metano, i continui aumenti rischiano di paralizzare il settore

Nel corso di questi mesi Assogasmetano, Federmetano e Assopetroli-Assoenergia hanno incessantemente sollecitato l’attenzione del Governo sulla crisi dei prezzi ma, nonostante l’intensa attività di dialogo svolta, non è stato ancora predisposto alcun tipo di sostegno. Tra le richieste delle Associazioni che hanno indetto la petizione online c’è la riduzione dell’IVA dal 22% al 5% anche per il metano a uso autotrazione (già accordata agli altri usi di gas civile e industriale) e un credito d’imposta alle aziende di trasporto che utilizzano veicoli a gas naturale.

Assogasmetano, Federmetano e Assopetroli-Assoenergia da tempo sottolineano le gravi ripercussioni che l’attuale crisi dei prezzi sta avendo su un comparto che conta oltre 1 milione di veicoli a gas naturale circolanti sul territorio nazionale, di cui più di 2000 camion a CNG, 3800 a LNG e 5000 autobus; 1500 stazioni di rifornimento, di cui 110 di LNG e circa 20.000 lavoratori che operano nella filiera del metano per autotrazione, oltre a coloro che si adoperano per assicurare la sostenibilità economica, energetica e ambientale del nostro Paese.

Da mesi automobilisti e autotrasportatori sono stati messi in ginocchio, nella totale indifferenza da parte del Governo. Per non parlare delle aziende di trasporto pubblico locale, già alle prese con le difficoltà della pandemia e che, al centro di un impegnativo programma di rinnovo delle flotte, hanno scelto il metano per i nuovi mezzi. A conferma poi dell’importante ruolo che questo prodotto riveste nella fase di transizione ecologica, va sottolineato che attualmente già il 30% di metano distribuito è di origine rinnovabile (biometano).

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