La Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali (FIAP) ha espresso forte preoccupazione per i nuovi blocchi ai magazzini della logistica promossi da sindacati autonomi. L’ultima protesta, partita venerdì, ha interessato un importante centro della grande distribuzione in provincia di Pavia, dove operano oltre 400 lavoratori.

A causa della mancata proroga di un contratto a tempo determinato, un ristretto gruppo di dipendenti – affiancati da attivisti esterni – ha impedito l’accesso e l’uscita dal sito. Il risultato è stata la paralisi dell’attività, con effetti a catena su tutta la filiera: circa 100 autisti bloccati per ore in stabilimento o costretti a ripartire in condizioni critiche rispetto ai tempi di guida e riposo, oltre 100 addetti di magazzino rimandati a casa e la società della GDO che ha annunciato il possibile ricorso alla cassa integrazione per 1.000 dipendenti.

Le conseguenze hanno colpito anche i consumatori: centinaia di migliaia di derrate deperibili – tra cui 200.000 buste di insalata, 65.000 kg di frutta e verdura, 75.000 kg di pesce e carne, oltre 2.000 torte di pasticceria, comprese 150 senza glutine destinate ai celiaci – sono diventate invendibili.

La risposta di FIAP dopo lo sciopero

“Siamo i primi a difendere il diritto costituzionale di sciopero – ha dichiarato Alessandro Peron, Segretario Generale FIAP – ma quando uno strumento nobile si trasforma in un’azione di ostruzione che colpisce tutti, non è più accettabile. Contestate l’azienda nelle sedi opportune, non fate pagare a un’intera filiera giorni di salario persi e sprechi alimentari”.

FIAP chiede un intervento immediato di Prefettura e Forze dell’Ordine: “Si garantisca il diritto di sciopero ma si impedisca ogni forma di blocco che lede la libertà di lavorare e la sicurezza delle persone. Il confine tra tutela dei diritti e anarchia è sottile: va tracciato subito”, ha aggiunto Peron.

In primo piano

Articoli correlati