Chevrolet Silverado 1500: c’è tutto nella quarta serie del pick-up Chevrolet ora disponibile anche in Italia. Il vanto di essere americano, le forme imponenti, una linea tutt’altro che banale, tanta potenza: davvero niente male. Ecco le nostre impressioni di guida dopo la prima prova, i cui grafici tecnici e di rendimento, insieme a molte altre chicche, sono disponibili anche sul numero sfogliabile di marzo 2021.

Chevrolet Silverado

Chevrolet Silverado 1500, make yourself comfortable

Mettetevi comodi e assaporate. Perchè qui siamo in un’altra categoria. Di prezzo, certamente. Ma non soltanto. A bordo del pick-up Silverado 1500, si respira infatti un’atmosfera esclusiva tutta made in Usa. Lusso ed eleganza a piene mani, ma intelligentemente sobrio, come non è frequente vedere in questa tipologia di veicoli (ricordiamolo sempre, benefiiari di omologazione N1, dunque autocarri a tutti gli effetti). Però cominciamo proprio dal prezzo.

Poco meno di 63 mila euro. Anche se, in verità, per il veicolo del nostro servizio, occorre aggiungere un supplemento di 2.580 euro, se si vogliono la copertura rigida e l’Assist steps. Si arriva dunque a 65.500, euro più euro meno. Che non è nemmeno la quotazione più elevata, considerato che il listino del Chevrolet Silverado va dai 59.950 della versione Lt Trail Boss fino ai 72.950 della High Country. Si intende, sempre Iva esclusa.

Chevrolet Silverado 1500, un veicolo da desiderare

Il tema prezzo suggerisce la prima considerazione che nasce, per così dire, spontanea: Chevrolet Silverado 1500 non è per tutti. Almeno, non per tutte le tasche. Detto questo è anche vero che un pick-up così, o più precisamente, questo pick-up a stelle e strisce (sì, viene proprio da oltre oceano, lì è fabbricato), bisogna fortemente desiderarlo.

Per un insieme di motivi. Per il piacere di mettersi alla guida di un veicolo esclusivo (ma non impossibile); per il fascino di cui è permeato (chi può negarlo?); perchè no, anche per il gusto di non passare inosservati sfilando su strada (o in fuoristrada). E ancora, per quel senso di solidità e robustezza che Silverado trasmette immediato, insieme a un carattere forte e deciso e a una spiccata personalità.

Chevrolet Silverado

È nell’olimpo dei più venduti

Non ultimo perchè le classifiche lo danno come il secondo pick-up più venduto al mondo (637.750 unità), alle spalle del Ford F-Series e davanti ai vari Ram e Toyota Hilux. Motivazioni insufficienti? In tal caso non rimane che provarlo. Come ha fatto Vado e Torno con l’esemplare messo a nostra disposizione dal Gruppo Cavauto, la struttura monzese, l’unica ufficiale in Italia con mandato di vendita per i marchi Gm, tra i quali, Chevrolet, di cui appunto è distributore unico nel nostro Paese del pickup Silverado.

Prima di accomodarci a bordo, doveroso è un giro a 360 gradi attorno al veicolo. Il colore scuro esalta linee e forme di questo pickup. Che non ha certo una taglia da fantino (sei metri di lunghezza), si distingue per la linea alta del cofano e i gruppi ottici full Led, trasmette visivamente solidità e robustezza, eppure riesce ad essere anche tremendamente elegante.

Chevrolet Silverado

Niente chiave si avvia col pulsante

Saliamo. Piede sulla pedana a tutta lunghezza (offre al piede un appoggio sicuro), mano sul maniglione interno collocato sul montante (replicato anche sul lato passeggero), e oplà, eccoci in salotto. Agendo sulla regolazione elettronica della seduta e dello schienale, mettersi comodi è un attimo. Ok, si parte. Niente chiave, c’è il più moderno start a pulsante che anima il cuore del Silverado, un dieselone 6 cilindri 3 litri da 277 cavalli.

Il valore è rilevante, ma non è la potenza a fare la differenza. Piuttosto, la fruibilità della coppia: 64 chilogrammetri a 1.500 giri, di cui il 95 per cento a disposizione già dai 1.250. Per un veicolo di 2,3 ton abbondanti di peso, rappresentano un prezioso tesoretto da spendere al bisogno. Normal, sport e off-road Comodo e di facile utilizzo, sulla sinistra del volante, in plancia, il selettore della modalità di marcia (sono tre: Normal, la più briosa Sport e Off-road), così come, piazzati appena sotto, i pulsanti per la scelta della tipologia di trazione (Auto, posteriore o integrale, con ridotte). In tutti i casi, il pick-up Chevrolet asseconda, concedendo il gusto di una guida piacevole, in un ambiente accogliente e ben insonorizzato, senza peraltro mai esagerare con i consumi.

Il giudizio di Vado e Torno

Guardi dentro e vedi questo salotto in pelle. Ma quello che impressiona di più è l’enorme bauletto che separa i sedili anteriori. E che ti fa capire quanto è più grande il Silverado rispetto agli altri pick-up. Non aggiunge nulla alle prestazioni, e nemmeno alla sicurezza o al comfort di guida, che sono su livelli top. Però ti fa salire di livello e ti fa pensare di aver raggiunto uno status che prima non avevi. E mentre guidi rilassato, cullato dalla morbidezza e dal brontolio del 6 cilindri, sogni di viaggiare su una assolata e infinita interstate tra il Texas e il New Mexico. A fare da contraltare, appena dietro il volante, sul lato destro, la strana leva che comanda il cambio. Antiestetica già nella forma, punta all’insù con fastidiosa invadenza. E poi non è nemmeno intuitiva nella sua fruibilità. Tutt’altro. Domanda: perchè non optare per un comando di foggia più tradizionale? O meglio ancora, per un classico ed elegante selettore in plancia? Misteri made in Usa.

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