Autotrasporto e GDO, ASSOTIR propone un documento per riequilibrare i rapporti
ASSOTIR presenta un documento in otto punti per riformare i rapporti tra GDO e trasportatori, chiedendo maggiore sicurezza e trasparenza. La necessità, sottolinea l'associazione, "è riequilibrare rapporti oggi troppo spesso dettati dalle logiche unilaterali dei committenti".
ASSOTIR apre un confronto per migliorare in modo sostanziale le relazioni tra i diversi attori della filiera logistica della Grande Distribuzione Organizzata. La Sezione Speciale GDO dell’associazione ha infatti messo a punto un documento programmatico, ora destinato ai principali committenti del settore, con l’obiettivo di affrontare le criticità che gravano sui trasportatori e che derivano da un modello operativo focalizzato quasi esclusivamente sulla massimizzazione dell’efficienza.
Il documento di ASSOTIR
Secondo ASSOTIR, questo approccio trascura aspetti fondamentali come la sicurezza delle condizioni di lavoro e la trasparenza del mercato. “La grande distribuzione è un comparto economico vitale – commenta Federico Di Carlo, imprenditore e Responsabile Nazionale Sezione GDO di ASSOTIR – che costituisce una componente di primaria importanza della domanda aggregata di consumo”.
Un sistema al quale gli autotrasportatori contribuiscono in modo determinante, rappresentando “quasi la metà dell’intero parco veicolare nazionale”.
Da qui la necessità, sottolinea l’associazione, di riequilibrare rapporti oggi “troppo spesso dettati dalle logiche unilaterali dei committenti”, come afferma il Segretario Generale Claudio Donati.
Il documento di ASSOTIR è articolato in otto punti chiave. Tra questi, l’esigenza che le offerte di trasporto rispettino i valori di riferimento stabiliti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; il rispetto degli standard di sicurezza nelle infrastrutture di scarico dei punti vendita GDO; la definizione di rapporti contrattuali basati su un riconoscimento reciproco e autonomo dei ruoli tra committenti e vettori.
Dopo un primo incontro avvenuto a settembre con Federdistribuzione, “abbiamo ritenuto di proseguire il confronto, attraverso l’invio del nostro documento, come base di apertura della discussione”, spiega Di Carlo, auspicando “un prosieguo fattivo nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti”.